La santificazione dell'istante
Veniamo su questa terra, giochiamo all’interno del Programma
Gaia con un unico scopo: la disintegrazione dell’ego. Possiamo definire l’ego
come la moltitudine di personalità che abbiamo costruito durante la nostra vita
e tutte le credenze ad esse collegate. Rabbia, gelosia, invidia, dolore,
felicità, allegria, gioia, e tutte le emozioni che possiamo provare sono legate
da un filo invisibile a queste personalità. L’anima eterna e infinita non prova
emozioni ma un unico sentimento: l’amore, è a questo sentimento che dobbiamo
ritornare liberandoci da tutte le deviazioni dei nostri piccoli io (ego), l’unico
motivo per il quale viviamo nei nostri corpi fisici è questo.
E’ molto
importante comprendere questo principio, in primo luogo perché ci alleggerisce
all’istante della miriade di incombenze che ci siamo inventati per giustificare
la nostra esistenza e, in secondo luogo perché questa visione ci permette di
comprendere in profondità gli avvenimenti che ci accadono da un punto di vista
verticale.
Per rendere più chiaro questo concetto possiamo fare l’esempio di un
uomo molto geloso, quest’uomo quand’era bambino ha sentito venir meno l’affetto
di sua madre, non è detto che ciò sia avvenuto veramente, magari la madre è
sempre stata presente ma nella sua percezione, l’affetto che la madre nutriva
per i suoi fratelli toglieva qualcosa a lui. In quel momento l’uomo/bambino ha
iniziato ad essere geloso, crescendo dimentica che la sua gelosia era rivolta
verso la madre ed inizia a direzionarla verso la propria compagna. Chiaramente
la gelosia è legata all’identificazione con le sue personalità, prima quella
del figlio e poi del compagno ma lui non ne è cosciente, non sa che l’anima
eterna è qui per disintegrare l’ego.
Per l’anima che fluisce nell’amore questa
gelosia va trascesa e creerà nel mondo fisico ogni tipo di situazione, agli
occhi dell’uomo spiacevole, per aiutarlo a liberarsene, magari la sua compagna
lo tradirà o chissà cos’altro e questa situazione si protrarrà fino a quando l’uomo
riuscirà a comprendere che le persone non gli appartengono, potrebbe farcela in
una vita e potrebbero invece
volercene cento, questo dipende solo da lui. Alla luce di
questa informazione possiamo iniziare a osservare gli accadimenti spiacevoli
della nostra esistenza con nuovo occhi, come spie luminose che ci indicano la
strada da seguire per crescere e portare a compimento il nostro gioco.
Per poter attraversare e vivere questa
esperienza con nuovi occhi dobbiamo imparare quella pratica che viene definita: “la
santificazione dell’istante”, cioè l’arte dell’essere dove siamo con l’attenzione
totalmente focalizzata su quel che stiamo facendo. Significa non permettere
alla mente di distrarci dalle nostre attività, qualsiasi esse siano: la mente è
uno strumento straordinario e meraviglioso attraverso il quale creiamo il
nostro mondo, per questo è necessario dominarla in modo che pensieri, parole e
azioni siano allineati. Sforzandoci di essere presenti a noi stessi il più
possibile ci si aprirà la strada ad una nuova comprensione e a una visione del
mondo guarita e perfetta.
Buon Viaggio!
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